venerdì mattina scazzato e sbilenco che nemmeno a diciassette anni.

ché poi a diciassette anni avevo i capelli e stavo su fino alle tre di mattina senza battere di ciglio. il che lascia quanto meno aperta la domanda su che diamine avessi da essere scazzato a diciassette anni.

aggiornamenti, che siamo nel duemilaventuno ed è già primavera (che fretta c'era, eccetera).

la scarsità di luce pomeridiana nel mio sottotetto si è fatta insopportabile. e dire che a ventitré anni sogghignavo come perfetto imbecille dei puntigli di Patrizia circa l'orientamento ideale delle finestre, quell'estate che cercava casa a Bologna ( Read more... )

l'ufficio è una lattina arroventata, io ci sono dentro, e nei fumi della congiuntivite allergica mi immagino Munari vestito da cosmonauta che ondeggia nel blu (dipinto di blu ( Read more... )

mattina, cicale. il mio regno per un caffé.

ieri al Macondo fino alle 3 (di notte). ché qui mica si scherza, mesdames. per giunta, nella stessa giornata: sprimacciamento di immagini e chiacchiere con Doria senior prima di pranzo, poi Cabaret e In A Lonely Place al Cinema Ritrovato, poi salto al XM24 con Aria, e poi in Piazza a vedere Divorzio all ( Read more... )

(incubo dell'ora quinta, sul mattino: una figura in canottiera bianca, forse mio padre sub specie larvae, si china su di me, e mi prende un'angoscia vivissima: mi sveglio gemendo.

un gemito strano: come di animale)ammettiamolo: da queste parti, questa faccenda dei server in Russia ha messo in moto tutta una catena di insospettati aggiustamenti ( Read more... )

cose che mancano a questa estate
(in ordine sparso di realizzabilità)

un pezzo del Boss che dica un po' tutto. la voglia di partire. capelli che sono cavi scoperti. abbracciare mia sorella. organizzare una vacanza. litigare mentre si organizza una vacanza. aspettare qualcosa. sentirsi forti. bruciarsi le spalle prendendo il sole avendo messo la ( Read more... )

Mattina cisposa. Ho lasciato il campeggio e mi sono rifugiato in sala stampa, per l'ultima giornata veneziana.
Cerco di racimolare un po' di baldanza dalle parti della cistifellea, ma il ritorno sa troppo di resa dei conti su tutti i fottuti fronti
- e io ho troppo poco caffè nelle vene per pensarci adesso.

Stamattina, mentre salivo le scale, ho dato ( Read more... )

Dopo cinque giorni qui il sonno inizia a montare come una marea. E insieme al sonno, i pensieri del ritorno ( Read more... )

Mattinata tiepida e bolognese. Scrivo dal laboratorio informatico del dipartimento, nella più lieta solitudine.
(ho sempre adorato questi posti. Fin da quando frequentavo i campus anglosassoni in qualità di adolescente estivo. Dio salvi la Regina, l'Inghilterra e le vacanze-studio.)
A quanto pare La Polla sta male. Trapianto di cuore e reni. Un anno ( Read more... )

Rieccomi in città.
Ho consegnato il mio saggio, accomodato le cose per il tirocinio e strappato qualche sorriso intrigato per la tesi. Più di quanto mi aspettassi, e sono contento. A pochi metri da me Alfo e Giorgio improvvisano un blues, Bologna si lascia andare alla nebbia ed Eve fuma e scatta fotografie con la holga. Il tutto è deliziosamente ( Read more... )